Le Ammoniti


Generalità

Le ammoniti ci sono note unicamente tramite i loro resti fossili. Non esistono discendenti viventi di questo gruppo. Tutte le conoscenze acquisite rispetto alle ammoniti derivano quindi da analogie dedotte dall’osservazione e dallo studio dei nautili, gli unici animali viventi che possano essere assimilati alle ammoniti estinte. Non esistono inoltre resti delle parti molli delle ammoniti per cui la loro classificazione si basa unicamente sulle caratteristiche morfologiche dei gusci fossili ritrovati. Di seguito verranno esaminati i caratteri fondamentali che permettono di classificare un esemplare.

  1. Morfologia: come i nautili moderni le ammoniti possedevano, generalmente, una conchiglia piano – spiralata, settata, costituita nella maggior parte dei casi da un cono avvolto su se stesso. Sulla base della diversa tipologia di avvolgimento si distinguono i serpenticoni nei quali il cono è avvolto in modo tale che le spire si toccano senza però ricoprirsi, ma rimanendo sempre tangenti tra loro; gli sferoconi nei quali l’ultimo avvolgimento ricopre i precedenti rimanendo l’unico visibile; i crioconi nei quali i giri invece non si toccano, ma restano nettamente (chi più, chi meno) separati tra loro. La conchiglia viene poi separata, per le sue caratteristiche morfologiche, in due parti: il fragmocono e la camera di abitazione. Il fragmocono è costituito dalla porzione settata del guscio, mentre la camera di abitazione è l’ultimo segmento, non settato, in cui risiedeva l’animale in vita. Un’altra importante caratteristica morfologica delle ammoniti, legata alla camera di abitazione, riguarda la sua parte terminale detta peristoma o bocca. Il fragmocono inizia con una camera avente struttura embrionale, la protoconca, da cui si diparte un tubicino fosfatico costituito da una serie di coni concatenati tra loro chiamato sifone che attraversa tutto il fragmocono per terminare in corrispondenza della camera di abitazione dopo aver attraversato tutti i setti che separano le camere in cui è diviso il fragmocono. La posizione del sifone rispetto al setto è di fondamentale importanza nella sistematica delle ammoniti e nei Neoammonoidi è sempre situato centralmente (Extrasifonati). Altra fondamentale caratteristica morfologica è rappresentata dagli stessi setti che, semplici nella parte interna, diventano sempre più complessi dando origine a delle strutture anche molto elaborate che nel punto di inserzione nel guscio esterno formano le linee suturali. Tali forme caratteristiche sono talmente complesse e importanti da determinare la divisione delle ammoniti nei vari ordini, famiglie e sottofamiglie.

    Linee di suturaPtychites oppeli

  2. Biologia: se, come sembra, la biologia delle ammoniti è simile a quella osservata nei nautili viventi è possibile che esse fossero adattate alle acque libere e quindi fossero capaci di nuoto attivo. Esse tenevano quindi assetto verticale con il peristoma rivolto verso il basso (almeno per i brevidomi, cioè per quelli esemplari che avevano solo una camera di abitazione che occupava solamente mezzo giro), mentre è prevedibile un assetto diverso per quegli esemplari aventi un giro intero di camera di abitazione. Il sifone permetteva all’animale di variare la quantità di gas (normalmente ricco di azoto) all’interno delle camere non occupate dall’animale. In questo modo esso variava la sua densità potendo così variare il suo assetto e la sua profondità. Importanti informazioni relative alla biologia di questi animali può essere anche l’ornamentazione. Forme poco o addirittura prive di ornamentazioni sembrano adattate alla vita pelagica o in acque profonde (Phylloceratina, Lytoceratina); mentre le maggiori ornamentazioni fanno pensare ad una vita passata nelle acque di sottocosta e quindi più agitate (Hildoceratidae).

Le piante ed i disegni sono tratti per la maggior parte dal testo di Bosellini:"Geologia delle Dolomiti". Le foto, dove non esplicitamente indicato, sono dell'Autore.



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